Le moleste cagionate da chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante egrave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni.
Con l’emanazione del D.L. nr 11 del 23 febbraio 2009, che ha introdotto il reato di atti persecutori, lo stalking viene riconosciuto in Italia come un reato penalmente perseguibile.
I numeri delle molestie definite stalking in Italia: da uno studio condotto dall’Osservatorio Nazionale Stalking si rileva che il 70% delle vittime appartiene al genere femminile; nel 55% dei casi il molestatore risulta essere un compagno o un ex, nel 25% dei casi un vicino di casa, nel 15% dei casi un collega di lavoro o un compagno di scuola e nel 5% dei casi un familiare.
Il dato più sconcertante è che nel 30% dei casi dietro a questo genere di molestie c’è una reiterazione del reato di stalking dopo la denuncia e l’eventuale condanna dello stalker.