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La licenza di investigatore privato è un titolo di Polizia, rilasciato dal Ministero dell’Interno, che abilita una persona, che abbia i requisiti morali e professionali per ottenerlo, ad effettuare indagini e ricerche per conto di terzi.
Nata con un Regio Decreto del 1931 la professione dell’investigatore privato si sviluppa in maniera esponenziale solo dagli anni ’60 in poi.
Diventato ormai piuttosto antiquato per regolamentare un settore in continua espansione, soprattutto da un punto di vista tecnologico, il Regio Decreto è stato sostituito nel 2011 dal D.L. 269/2010 conosciuto anche come legge Maroni, dal nome dell’allora Ministro dell’Interno.
Questo decreto va cosi ad aggiornare tutto il comparto privato della sicurezza e delle investigazioni dando alla figura degli investigatori privati una maggior professionalità.
Esistono purtroppo, come in altri ambiti, persone che esercitano la professione in maniera abusiva. Meglio diffidare quindi da chi pratica tariffe troppo basse o fuori mercato, potrebbe permetterselo proprio perché non deve sostenere i costi di una licenza.
Il problema degli abusivi non riguarda tanto l’aspetto professionale, dove potrebbero avere anche ottime doti ed ottenere ottimi risultati, riguarda invece un aspetto forse più grave e cioè l’impossibilità di rilasciare una relazione valida al termine delle attività. In altre parole, affidare le indagini ad un abusivo significa buttare letteralmente tempo e denaro in un’attività che alla fine non consente nemmeno di produrre le prove raccolte, in maniera illecita, in sede di giudizio.
Nel caso in cui si debba ricorrere ai sevizi di un investigatore privato è sicuramente meglio affidarsi a chi ha i titoli per esercitare la professione per evitare brutte sorprese. Diffidate quindi di che, ad esempio, non vi riceve mai in ufficio, e non esitate, nel caso in cui abbiate dei dubbi, a chiedere di visionare la licenza, che tutte le agenzie autorizzate devono tenere esposta nei locali della sede.