Comportamento infedele del dipendente
Con infedeltà di soci e infedeltà dipendente si identificano solitamente tutte quelle condotte che in violazione dell’obbligo di fedeltà professionale che ogni tutti i soggetti aziendali sono tenuti ad avere nei confronti dell’azienda. Spesso si sottovalutano i pericoli ai quali si potrebbe esporre l’azienda nel caso tali comportamenti illeciti non vengano individuati e contrastati.
Con il termine infedeltà aziendale si identificano anche tutte le azioni scorrette e dannose per l’azienda, che non per forza devono essere individuate in azioni di “alto valore o profilo”.
Nel caso in cui vi siano sospetti che all’interno dell’azienda vi sia un socio infedele o più soci infedeli, un dipendente infedele o più dipendenti infedeli che si rendano protagonisti di comportamenti censurabili, è possibile chiedere una consulenza investigativa ed eventualmente attivare una indagine aziendale.
Il controllo dei lavoratori è possibile anche quando vi sono dubbi sull’attività lavorativa dichiarata dal lavoratore dipendente e quella realmente prestata sul campo; si pensi all’attività monomandataria di vendita o rappresentanza, oppure all’attività di informazione scientifica sul farmaco.
Come trovare le prove dell’infedeltà lavorativa
Il compito dell’agenzia investigativa è quello di svolgere le indagini sul conto della persona sospettata di tali comportamenti, la quale solitamente viene monitorata per diversi giorni tutto il giorno, con la finalità di accertare se in tutte le azioni quotidiane che la persona svolge – fatta eccezione per quelle strettamente afferenti la vita privata extralavorativa – vi siano elementi pregiudizievoli del rapporto di fiducia con l’azienda committente che richiede l’indagine, ovvero documentare con certezza se un socio, un manager, un collaboratore oppure un dipendente metta in atto condotte in contrasto con gli interessi dell’azienda.
L’obiettivo delle indagini è quindi quello di scoprire e provare comportamenti incompatibili con i doveri di fedeltà aziendale. Tra le azioni illecite più comuni si possono citare: la divulgazione di informazioni riservate, gli atti di sabotaggio o lo spionaggio industriale, il furto di dati, la sottrazione di materiali, l’uso improprio di beni aziendali, il trasferimento di know-how alla concorrenza, lo sviamento di clientela e non ultimo l’assenteismo ingiustificato.
Cosa dice la Legge
L’art. 2105 del Codice Civile prevede l’obbligo di fedeltà da parte dei lavoratori dipendenti imponendo il divieto di divulgare notizie relative all’organizzazione dell’impresa o farne un uso improprio in modo da poter recare ad essa pregiudizio o svantaggio. In caso di violazione, tali comportamenti estremamente scorretti possono portare la società a legittimare il licenziamento per giusta causa.
Come usare le prove raccolte
Al termine delle indagini svolte in questo settore, DDS Investigazioni provvede alla stesura di una relazione tecnica che evidenzia le prove del “misconduct”. A questo punto, sulla base delle prove raccolte, sarà possibile sia ottenere un allontanamento “spontaneo” del soggetto infedele, il quale tenderà ad evitare ripercussioni giudiziarie che, nei contenziosi più gravi dove persiste un atteggiamento astioso, adottare le prove, valide in sede giudiziaria, come supporto all’attività legale.
Spesso si tende a sottovalutare l’impatto economico nel tempo di una condotta illecita subenda; l’attività investigativa è fondamentale anche per limitare il danno economico derivante dal protrarsi di una tale situazione d’infedeltà, nonché arginare in tempo il fenomeno qualora fossero coinvolte più risorse aziendali.