Lavoratore sempre in malattia
La possibilità di assentarsi dal lavoro in caso di malattia o infortunio è un diritto riconosciuto al lavoratore dalla legge. In tali casi di assenza, per malattia o infortunio, il dipendente produce una documentazione medica che attesti l’esistenza di una reale condizione di impedimento o inabilità di recarsi a lavoro.
In molti di questi purtroppo, il lavoratore abusa di tale diritto, assentandosi di fatto ingiustificatamente dal lavoro. Tali ripetute assenze, quando non gravano direttamente sull’azienda o sul carico di lavoro di altri lavoratori costretti a compensare la risorsa assente, creano certamente malumori tra il personale onesto, dovuto ad un malcontento per un mancato intervento dell’azienda nei confronti del lavoratore scorretto.
In tali casi è legittimo per l’azienda ricorrere ad un controllo del dipendente assente, al fine di verificare se il dipendente si trovi effettivamente in una condizione di inabilità o stia pregiudicando la sua guarigione. E’ noto infatti che alcuni soggetti sfruttano la “malattia” o l’ “infortunio” non perché sono davvero ammalati o inabili, ma per sopperire ad incombenze familiari, quando non anche per svolgere attività parallele o dedicarsi ad hobby personali.
C’è anche chi non rispetta gli orari di reperibilità per la visita fiscale, o approfittando della ridotta disponibilità di medici addetti alle visite fiscali a causa dell’emergenza sanitaria per Covid, si intrattiene lontano dal proprio domicilio per tutto il giorno o fuori dagli orari di visita per svolgere attività incompatibili con lo stato di inabilità, sia esso fisico o psicologico e certificato da un medico ignaro della reale condizione di salute del soggetto.
Avendo sospetti di questo tipo, l’azienda può attivare un controllo del dipendente tramite una indagine aziendale al fine di raccogliere le prove utili a dimostrare la condotta illecita del dipendente e quindi per tutelare gli interessi della propria azienda e supportare un provvedimento disciplinare che nei casi più gravi può prevedere il licenziamento per giusta causa.
Investigazioni per falsa malattia del dipendente
Dopo una prima analisi del problema, DDS Investigazioni assume un mandato investigativo dall’azienda ed attiva un servizio di monitoraggio del lavoratore, ovvero procede all’osservazione del soggetto, con attività di appostamento, controllo e pedinamento del dipendente acquisendo per il tramite dei suoi investigatori materiale fotografico, audio e video, utile a dimostrare concretamente se, ad esempio, pur dichiarandosi malato o convalescente, il dipendente quotidianamente svolga attività non compatibili con la malattia dichiarata oppure compia azioni che possono ritardare o pregiudicarne la guarigione.
Cosa dice la Legge
La Legge stabilisce che il lavoratore che ha comportamenti incompatibili con lo stato di malattia dichiarato o che ne rallentano la guarigione, può essere licenziato per giusta causa o giusto motivo soggettivo. In questi casi, infatti, si verifica una violazione degli obblighi di fedeltà, buona fede e correttezza che sono alla base del rapporto di lavoro subordinato (ex art. 2104 c.c.), andando ad inficiare il legame di fiducia in essere con il datore di lavoro, disciplinato dall’articolo 2105 del codice civile (in combinato disposto con gli artt. 1175 e 1375 c.c.).
Il controllo sul lavoratore può essere altresì utile a stabilire la falsità di una denuncia d’infortunio sul lavoro, o il suo indebito prolungamento, azioni che costituiscono un danno economico sia per l’INAIL che per il datore di lavoro. Questa scorrettezza rappresenta un valido motivo di licenziamento per giusta causa, con la possibilità che il lavoratore venga accusato di truffa e falso ideologico (artt. 640 e 479 c.p.).
Come attivare contestazione disciplinare per falsa malattia o infortunio
Le prove raccolte dall’agenzia di investigazioni nel corso delle indagini, consentono di effettuare una indiscutibile contestazione disciplinare riducendo sensibilmente i rischi di contenzioso a favore di una più rapida e lineare risoluzione del contratto di lavoro per giustificato motivo soggettivo.
In alcuni casi le prove potrebbero essere utilizzate anche per denunciare il lavoratore per truffa ai danni del sistema sanitario nazionale.
Se invece si dovesse arrivare ad un contenzioso giudiziario, la relazione tecnica redatta da DDS Investigazioni, riconosciuta in sede giudiziale, nella maggior parte dei casi porta il giudice a confermare la legittimità del licenziamento per giusta causa con una significativa riduzione del rischio di dover riconoscere una indennità al dipendente licenziato.